05 Set Geografie sonore. Il suono come elemento dello spazio urbano nell’Italia dell’età moderna (11-14 settembre 2019, Bologna)
In un contributo dedicato al paesaggio sonoro delle città europee della prima epoca moderna, apparso nel 2003 sulla rivista Urban History,David Garrioch ha messo in luce l’importante funzione che il suono riveste come parte essenziale di un organismo urbano. Il suono dà vita a un sistema semiotico che permette agli abitanti di una città di orientarsi nel tempo e nello spazio, di essere informati, di partecipare alla vita sociale come parte di una comunità di consapevoli ascoltatori, in grado di decifrare e dare un senso all’azione collettiva dello spazio urbano in cui vivono. Sulla dimensione sonora del reale si riverberano a diversi livelli orizzonti sonori più profondi che concorrono a una più complessa semantizzazione non solo del rituale collettivo urbano, ma anche dell’identità sonora individuale, sia essa istituzionale o personale.
Questa sessione intende proporre una riflessione sulle dinamiche della geografia sonora dell’Italia di epoca moderna. Particolare importanza sarà data al suono del cerimoniale urbano, alle sue declinazioni e connotazioni locali, alla sua capacità di interagire con la dimensione pubblica e privata, al suo impatto economico nel contesto sociale, alle dinamiche sociali ed estetiche che lo regolano, al suo contributo alla definizione di un’immagine della città, alle politiche di controllo del rumore urbano, all’impatto sullo spazio architettonico civico e sull’ambiente.
IX CONGRESSO AISU – ASSOCIAZIONE ITALIANA DI STORIA URBANABologna, Dipartimento di Architettura, Università di Bologna11-14 settembre 2019
Coordinatori
Maria Rosa De Luca (Università di Catania)-Luigi Collarile (Hochschule der Künste, Bern)